*€ 5/€ 3 soci Pro Loco
Poiché la Sagra del Pellegrino è organizzata dal Rione Rosso, le visite si svolgono in questo grande isolato e vanno tutte sotto il titolo «Alla scoperta del sobborgo della Ganga», dal nome dell’antico, popolare e malfamato (“Ganga” significava “feccia”, “gente poco raccomandabile”) quartiere corrispondente alla parte occidentale della zona, attorno alla parrocchia (scomparsa) di Sant’Antonio della Ganga, originariamente in quella che oggi è Via Nuova; il sobborgo fu “bonificato” e in parte demolito a partire dalla seconda metà dell’800 con la costruzione dell’attuale Viale della Stazione.
Si inizierà con il Mic (Museo Internazionale delle Ceramiche, aperto gratuitamente per g.c. della Fondazione), ove si vedrà una selezione di ceramiche dell’epoca rinascimentale-manfrediana, in particolare legate a Cassandra Pavoni che della Sagra è un po’ la Musa ideale. Come noto, Cassandra fu la donna amata da Galeotto Manfredi (che però per ragion di stato dovette sposare la tredicenne bolognese Francesca Bentivoglio, ma i due si detestavano ed anzi Francesca arrivò ad ordire una congiura omicida ai danni del marito). Cassandra si era fatta monaca – ma continuò sempre ad incontrare Galeotto, da cui ebbe ben tre figli naturali, riconosciuti – proprio nel convento di San Maglorio, oggi sede Mic, ed ebbe infine solenne sepoltura nella adiacente chiesa, divenuta proprietà del Comune ma al momento non agibile.
Dopo il Mic si andrà nel complesso di San Giovanni Battista, nella vicina omonima strada, a vedere il bellissimo chiostro medievale, di cui sopravvivono solo due lati, uno romanico (XIII sec.) ed uno gotico (XIV sec.) e alcuni resti, affrescati, dell’antico refettorio oggi trasformato in palestra: grazie ad un’autorizzazione della proprietà si potranno vedere anche questi affreschi, mutilati e frammentari ma ancora ben leggibili e consistenti in grottesche e simboli dell’Ordine Camaldolese (le due colombe che si abbeverano alla stessa coppa) cui il convento apparteneva. L’autore è quasi certamente Marco Marchetti (Marco da Faenza), collaboratore del Vasari e ben noto soprattutto per la magnifica volta ad ombrello della Molinella, proprio di fronte alla sede Pro Loco.
> Durata visita 1 ora circa;
> Info accessibilità: senza barriere architettoniche.
Le prenotazioni sono obbligatorie e si accettano dal sabato della settimana precedente ogni visita.
TUTTE LE VISITE IN PROGRAMMA PREVEDONO POSTI LIMITATI.
Le visite sono condotte da Guide turistiche abilitate ed autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna L’organizzazione declina ogni responsabilità su eventuali infortuni o danni ai partecipanti.